Il mercato delle automobili, sia nuove che usate, sta vivendo un'ottima fase durante gli anni della prima ripresa economica. Si tratta di uno scenario riflesso anche nel territorio della provincia di Firenze, anche se non limitato chiaramente a questo: dall'Unione Europea e dal resto d'Italia arrivano segnali positivi tutti i mesi.
LO SCENARIO IN EUROPA Per comprendere quale sia stata l'evoluzione recente del settore automotive nel continente è necessario partire dalla fine del decennio scorso. Il 2009 ha segnato l'inizio di un periodo di recessione che ha chiaramente impattato anche gli ordini dei consumatori per le macchine nuove, mentre l'usato ha complessivamente retto la situazione anche nei momenti peggiori.
Il calo nella domanda di prime iscrizioni è stato molto notevole, e le ripercussioni sono state notevoli a tutti i livelli: i concessionari hanno dovuto concentrarsi sulle auto di seconda mano, spostando in gran parte il focus della propria attenzione; i costruttori si sono dovuti adeguare alle nuove richieste del mercato, adottando delle motorizzazioni ibride e a consumi ridotti, oltre che abbassando il proprio margine sulle vendita di ogni vettura. Il parco veicoli europeo, nel complesso, ha dunque vissuto un notevole invecchiamento mentre il gusto dei consumatori è cambiato: nuove tecnologie sono apparse sul mercato, i sistemi di guida assistita si sono sviluppati fortemente e le nuove auto appaiono molto diverse da quelle lanciate sul mercato in passato.
Alla fine del 2014 i primi segni di ripresa registrati dall'economia si sono riflessi sul panorama automobilistico, che da lì ha preso uno slancio decisivo per l'inizio di una nuova crescita. Il 2015 si è affermato come un anno rialzista, con segni positivi nei volumi di vendita nella quasi totalità dei paesi membri e talvolta in doppia cifra in alcuni. Mentre gli ordinativi di auto nuove sono così schizzati verso l'alto, l'influenza delle prime iscrizioni non ha comunque tolto spazio ai passaggi di proprietà: l'usato ha fatto registrare delle performance molto positive, confermandosi un settore in fermento.
Una parte dello stato di salute del mercato dell'usato va sicuramente imputato alla crescente digitalizzazione dei servizi per la compravendita di auto di seconda mano. Dapprima i siti web per la pubblicazione di annunci, che negli ultimi anni si sono diffusi capillarmente presso tutti gli automobilisti rendendo più agevoli le trattative. Dall'altra parte, anche i servizi per la vendita diretta delle vetture, come Car2Cash, si sono affermati come players importanti del mercato.
I DATI NAZIONALI Prima di porre l'enfasi sulla provincia di Firenze è importante inquadrare lo stato del mercato in Italia, in quanto l'andamento nazionale influenza decisamente quello del territorio. A questo proposito, è bene specificare che l'Italia è insieme alla Francia e alla Spagna uno dei mercati che dopo la fine del 2014 sta registrando il più alto numero di ordini di veicoli, sia nuovi che usati.
Il 2015 ha visto un aumento delle prime iscrizioni superiore al 9% rispetto al 2014, il che indica come l'automotive sia uno dei settori trainanti di questa ripresa economica. Specialmente il gruppo Volkswagen e FCA hanno aumentato considerevolmente il proprio fatturato nel Bel Paese, ed il trend sembra destinato a non esaurire la propria spinta rialzista negli anni a venire. Il parco auto italiano aveva toccato un'età media di dieci anni al termine della recessione, mentre ora questo va ringiovanendosi ed ha già riportato il dato intorno ai nove anni: si tratta comunque di un'osservazione superiore alla media europea, ma al termine del 2020 potremmo essere di fronte ad uno scenario completamente diverso.
Per quanto riguarda le auto usate, invece, è chiaro che l'aumento dei passaggi di proprietà non abbia potuto eguagliare quello delle prime immatricolazioni. L'usato attutisce meglio i colpi della crisi economica, dunque le sue performance non sono state così segnate dai tempi di calo del PIL; analogamente, l'aumento della ricchezza dei consumatori non provoca direttamente un forte aumento della domanda: si tratta dunque di un ciclo economico con escursione inferiore rispetto a quello delle auto nuove. La crescita della quota delle auto usate nel 2015 è stata del 4,3% su scala nazionale, dunque molto positiva e simboleggiante di un dinamismo favorevole per l'espansione del settore.
Il 2016 non fa altro che confermare quanto osservato in precedenza: i dati parziali pubblicati dall'ACI mettono in luce una domanda di auto che supera abbondantemente quella dell'anno precedente su tutti i fronti. Le prime iscrizioni nei grandi centri abitati come Firenze fanno registrare puntualmente degli aumenti in doppia cifra, mentre la crescita preventivata per fine anno dei passaggi di proprietà è del +5,6% su base annua. I mesi estivi sono stati particolarmente sorprendenti, sfatando parzialmente il mito di un torpore negli acquisti durante la stagione calda e aprendo le porte ad un inverno che sorride agli operatori del settore.
FIRENZE, ANALISI DEL 2015 Per quanto riguarda la provincia di Firenze, è necessario osservare come i dati locali sul mercato dell'automobile siano importanti per tutta Italia. Non solo la città è capoluogo di una regione molto attiva economicamente, ma lo è anche di una provincia che la rende una delle aree metropolitane più importanti della nazione.
Dapprima si nota dai dati annuali pubblicati dall'ACI come il mercato dell'usato nella provincia di Firenze sia cresciuto nel 2015 del 2,26%. Il dato si traduce in un aumento dei passaggi di proprietà pari a 837 vetture, cifra da interpretare alla luce di una notevole predisposizione dei fiorentini a possedere un'auto di proprietà. Il capoluogo toscano conta infatti una macchina ogni 1,50 abitanti, dato che per le regioni del centro si rivela piuttosto alto. Il segnale di forza del settore indica che l'anno scorso sia stato favorevole a coloro che hanno deciso di vendere la propria auto: è sempre bene effettuare questa scelta in un momento di forte domanda, in quanto il trend positivo indica anche predisposizione degli acquirenti a pagare prezzi più alti. Ad avere intrapreso nel 2015 la scelta di acquistare una vettura di seconda mano è stato il 3,77% degli abitanti, su un totale della popolazione della provincia che conta poco più di un milione di persone.
La maggiore spinta della domanda riguarda tuttavia le auto nuove: +12,47% di cambiamento tra 2014 e 2015, il che mette in luce l'importanza del settore automotive nella ripresa dell'economia locale. Gli ordinativi di auto nuove sono stati sensibilmente influenzati dalle scelte delle case produttrici, ma anche dalle nuove frontiere tecnologiche: nel quadro generale si può dire che i fiorentini abbiano iniziato a mettersi alle spalle la crisi a cominciare dal proprio garage. L'aumento equivale a 7.607 vetture che sono state immatricolate per la prima volta, creando un volume di affari elevato ed importante per gli operatori del settore: dopo che la recessione aveva messo in difficoltà le vendite, ora i professionisti possono tirare un respiro di sollievo riflettendosi positivamente sul resto della popolazione.
FIRENZE, I DATI DEL 2016 Dopo aver ricostruito il percorso che ha originato la situazione attuale, si possono meglio comprendere i dati del 2016. La fonte dei dati è sempre l'ACI, che ogni mese redige una pubblicazione con i dati parziali sui trenta giorni precedenti e riepilogando quelli dal gennaio al momento attuale dell'anno in corso.
Incominciando con i dati che riguardano l'usato, emerge come il settore non accenni ad arrestare il trend rialzista: anche l'anno in corso si rivela infatti positivo. Sono stati 29.446 i passaggi di proprietà alla data del 30 settembre, contro i 38.129 del 2015 alla fine dell'anno. Se si eseguisse una proiezione considerando tutti i mesi come fossero uguali, si potrebbe prevedere un pareggio sostanziale del dato verificatori l'anno scorso. In realtà si tratterebbe di un errore conosciuto a tutti coloro che operano nel mercato dei motori: i dati dei primi nove mesi comprendono il trimestre giugno-luglio-agosto che genera volumi sensibilmente inferiori a quello ottobre-novembre dicembre. L'estate è un momento di torpore per gli scambi commerciali, ed il settore automotive non fa eccezione: anche se i dati sono stati più favorevoli di quelli precedenti nello stesso periodo dell'anno, non è possibile considerare alla pari i mesi estivi e quelli invernali in termini di volumi generati. Utilizzando dunque un occhio critico ci si può immaginare che su base annua sia all'orizzonte un aumento del 3-4%. I dati relativi al solo mese di settembre sottolineano un andamento di questo tipo: 3.022 passaggi di proprietà contro i 2.978 dell'anno scorso. È tuttavia interessante notare come sia in forte aumento il fenomeno delle radiazioni dal PRA delle targhe per poter esportare un'auto all'estero: se ci sono stati 44 passaggi di proprietà in più su base annua, ci sono state anche 312 ulteriori radiazioni.
Quanto alle auto nuove, queste continuano a venire richieste con una frequenza molto alta. Le prime iscrizioni nel periodo gennaio-settembre si sono attestate a quota 55.504, mentre tutto il 2015 ne aveva registrate 67.324: in questo caso un aumento del 3-4% si avrebbe anche solo proiettado i tre mes mancanti del 2016 con la media di quelli già trascorsi durante l'anno. Compiendo poi l'adattamento al picco di vendite invernale che si può dare per certo, il dato cresce significativamente: per la fine dell'anno in corso è dunque lecito ipotizzare un risultato intorno al +8%.
Da due anni a questa parte la provincia di Firenze ha visto dunque i propri scambi commerciali di autoveicoli crescere a passo spedito. Volendo ipotizzare delle previsioni per quel che riguarda gli anni a venire, sembra più che lecito aspettarsi una prosecuzione del trend rialzista: il PIL cittadino sembra destinato ad aumentare, e la maggiore ricchezza dei consumatori porterà a nuovi ordini in quello che non si può certo definire un mercato saturo.
TERRITORIO E CONTATTI UTILI Trattare degli scambi commerciali fiorentini, che siano automobilistici oppure no, è riduttivo se non si introduce il territorio della provincia. Firenze è infatti capoluogo sia di una delle regioni più economicamente attive d'Italia che di un'area metropolitana piuttosto popolosa: mentre il comune in sé non supera i 400mila abitanti, infatti, l'agglomerato urbano supera il milione di unità. A formare la provincia di Firenze, oltre a questa, sono i comuni di Scandicci, Sesto Fiorentino, Empoli, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Figline e Incisa Valdarno, Fucecchio, Pontassieve e Lastra a Signa.
Per quanto riguarda gli uffici che permettono il corretto svolgimento di tutto l'aspetto burocratico delle automobili a Firenze, bisogna segnalare la posizione di due istituzioni chiave in questo ambito:
Grazie alla presenza di questi due enti sul territorio, gli automobilisti hanno un punto di riferimento per lo svolgimento delle pratiche relative ai loro veicoli. Il PRA è maggiormente adatto nelle situazioni in cui si necessiti di un servizio documentale, come la registrazione di un atto di vendita o la richiesta di una copia della carta di circolazione della propria auto. La Motorizzazione Civile gode di più ampie sfere d'azione: questa è infatti deputata al rilascio delle patenti di guida, alla collaborazione con gli enti giuridici per alcune consulenze, alla revisione dei veicoli e a molte altre faccende che non rientrano però nella quotidianità dei privati.
CAR2CASH Il servizio Car2Cash nasce per dare una risposta efficace a coloro che desiderano vendere la propria auto senza ricorrere ai sistemi tradizionali. Rivolgersi ad un concessionario significa accettare una permuta o un affidamento in conto vendita, due soluzioni che non fanno al caso di tutti e rappresentano una scelta ottimale soltanto per persone con determinate esigenze. La compravendita tra privati, mediata magari dalla pubblicazione di un annuncio di vendita in rete, è altresì un sistema che non tutti apprezzano: molto impegnativa in termini di tempo e con la possibilità sempre presente di incorrere in qualche truffa, è chiaro che questa scelta sia una prerogativa di chi ha una buona conoscenza del settore e molti spazi da dedicare alla vendita della propria auto.
Il servizio di vendita diretta di Car2Cash permette agli utenti di convertire la propria auto in denaro in tempi molto brevi, con trasparenza ed affidandosi ad un team di esperti del settore automobilistico. Tutto quel che bisogna fare per accedere al servizio è richiedere una quotazione per la propria vettura, utilizzando il modulo al quale si accede dalla home page del sito.
La compilazione del modulo richiede pochissimo tempo, all'incirca due minuti, ma consente al nostro sofisticato algoritmo di fornire una prima valutazione provvisoria. Se questa è di gradimento del cliente, si procede poi con un appuntamento dal vivo nel quale uno dei nostri esperti valuterà tutti i dettagli del veicolo: segni di usura, optional non specificati nella quotazione, stato degli pneumatici ed ogni altro elemento che possa influenzare il valore della macchina. L'ispezione non occupa molto del tempo dei nostri clienti, che per noi è considerato molto prezioso; una volta terminata questi avranno la possibilità di conoscere l'offerta definitiva di acquisto di Car2Cash.
Il cliente è libero di scegliere se accettare o rifiutare la quotazione, ma in nessun caso verranno addebitati dei costi per la valutazione online e quella dell'esperto. Se la proposta è accettata, poi, si procede con la fase delle pratiche burocratiche e del pagamento, con il quale si conclude l'iter.
Car2Cash si occupa di predisporre l'atto di vendita per i propri clienti insieme a tutta la documentazione necessaria, in modo che questi possano impiegare il minor tempo possibile per portare a termine le pratiche. Una volta che l'atto è stato firmato, poi, il cliente riceve il pagamento che era stato promesso sotto forma di contanti o assegno circolare: questo significa che la somma diviene immediatamente disponibile e che il metodo con cui viene erogata è perfettamente sicuro.