
Curiosità
L’assicurazione auto “pay per mile”
L’assicurazione auto “pay per mile”
Il mondo delle automobili è in grande fermento, in quanto i motori elettrici e le nuove frontiere del pilotaggio automatico stanno facendo parlare molto di sé. Questi traguardi dell’innovazione, tuttavia, sembrano trascurare un aspetto fondamentale della guida: l’assicurazione. Per questo motivo negli Stati Uniti è nata, ormai cinque anni fa, Metromile: si tratta di una start up che intende far pagare le sue polizze in base al numero esatto di chilometri percorsi da un veicolo.
SUPER FINANZIAMENTO Dopo un inizio non rapidissimo, a causa del grande fabbisogno di capitale di cui necessita una compagnia assicurativa, ora sembra che Metromile sia finalmente pronta a diventare una grande azienda. In questi giorni, infatti, sono stati concluse le trattative con diversi investitori per un finanziamento da ben 191.5 milioni di dollari. Nei cinque anni precedenti, invece, ne erano stati raccolti soltanto 14 milioni, il che ha precluso a Metromile un forte ingresso sul mercato domestico, ovvero quello statunitense. Il ricavato sarà speso prevalentemente per l’acquisto di Mosaic Insurance, una società assicurativa che potrà così ospitare presso le sue sedi tutta la gestione delle pratiche di Metromile. La parte restante, invece, verrà utilizzata per espandere l’area geografica in cui opera il business andando a proseguire la colonizzazione interna dell’azienda negli Stati Uniti. Il round di finanziamenti è stato concordato attingendo da diversi colossi delle assicurazioni in tutto il mondo, come Canada’s Intact Financial e China Pacific Insurance.
L’IDEA ALLA BASE Con il continuo mutamento del mercato automobilistico, si tende ad isolare sempre di più il concetto di proprietà di un veicolo. Servizi come il car pooling o il car sharing non si adattano bene ai modelli assicurativi attualmente esistenti, coinvolgendo molti guidatori diversi su una stessa auto e rendendone l’uso meno frequente. Anche la frontiera dell’automazione della guida si rivela essere una grande incognita per le compagnie assicurative, che al momento di preparano alle evoluzioni che seguiranno su questo fronte. La possibilità di poter pagare il premio assicurativo in base ai chilometri percorsi da un’automobile significa avere un motivo in più per scegliere metodi alternativi di spostamento. Le automobili condivise nei servizi di car sharing, invece, potranno garantire grandi ricavi a questo modello di business, anche se Metromile costituisce un valore aggiunto anche per questi: potendo determinare in anticipo il chilometraggio dei propri veicoli, le aziende coinvolte in questo settore potranno più facilmente redigere il proprio business plan e preventivare l’utilizzo di determinate somme per pagare i premi.
UBER La grande fortuna di Metromile si chiama Uber. Inizialmente, infatti, l’azienda proponeva le proprie polizze ai privati, il che rendeva difficile riuscire a costruire una vasta clientela. Nel 2015, tuttavia, è nata una partnership strategica molto interessante con Uber. In alcune aree, infatti, il colosso dei trasporti ha reso disponibile l’utilizzo di Metromile ai propri guidatori per ottimizzare i costi dell’assicurazione nei momenti in cui non stanno trasportando passeggeri a bordo. Questo ha permesso all’azienda di crescere e di consolidarsi sul mercato in cui è presente, aprendo molte porte a nuove collaborazioni che potrebbero permetterle di arrivare in fretta nel resto del mondo.
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