
Innovazione
Certificato di Proprietà digitale: cosa c’e’ da sapere
Da oggi 5 ottobre 2015, il CdP in Italia verra’ rilasciato dall’ACI esclusivamente in formato digitale. Niente piu’ documento cartaceo quindi. L’acronimo cambia da CdP a CDPD (Certificato di Proprieta’ Digitale). Il cambiamento riguarda fin da subito le pratiche di acquisto di auto, per poi estendersi a tutte la altre pratiche a partire dal 19 ottobre 2015 e fino al 30 aprile 2016.
Il vantaggio? Il nuovo CDPD non puo’ smarrirsi o essere rubato e quindi non esisteranno piu’ le richieste di emissione di un duplicato. Cio’ consente un evidente risparmio di tempo e denaro per i 300.000 cittadini all’anno che perdono o subiscono il furto del certificato di proprieta’ della propria auto. Al limite potra’ accadere di perdere la ricevuta (questa si cartacea) del CDPD con corrispondente codice di accesso online, ma in questo caso è possibile chiedere gratuitamente una ristampa rivolgendosi allo STA che l’ha rilasciata.
L’innovazione comporta anche un impatto ambientale, con 30 milioni di fogli di carta risparmiati grazie alla digitalizzazione.
Il CdP digitale (CDPD) risiede negli archivi informatici dell’ACI. Ai proprietari viene consegnata una ricevuta.
E’ possibile visualizzare in ogni momento il proprio CDPD in uno dei seguenti modi:
- attraverso il QR-code presente sulla ricevuta del CDPD per visualizzare su smartphone
- collegandosi all’indirizzo web indicato nella ricevuta del CDPD e digitando il codice di accesso;
- tramite la pagina web “Consulta il Certificato di Proprietà Digitale”
Se non si è sicuri se sul proprio veicolo è stato rilasciato o meno un CDPD è possibile andare sulla pagina “Verifica tipo CdP” e verificare lo status.
Il CDPD e’ il primo passo nel progetto di digitalizzazione dell’Aci, progetto che si chiama Semplific@uto.
Commenti