Innovazione

Arg AI, un nuovo volto per Ford

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Ford è un costruttore storico di autoveicoli, ed è nota come la prima ad aver introdotto un modello prodotto in massa: ovviamente si tratta della Modello T, nata dall’intuizione della catena di montaggio di Henry Ford. Questa strada, percorsa per prima dall’azienda americana, potrebbe essere rinnovata in modo pionieristico alcuni decenni dopo. Il piano di medio termine, infatti, riguarda la trasformazione dell’azienda ormai troppo legata ai veicoli commerciali e poco in grado di incidere sul mercato automobilistico. Il mezzo della rivoluzione si chiama Arg AI, una start-up che al suo interno vede operare i migliori esperti nel campo dell’innovazione su quattro ruote.

 

ARG AL Bryan Salesky e Peter Rander sono i due nomi che si nascondono dietro ad Arg AI, e la loro storia è quella di due nemici-amici che risolvono una rivalità con una cooperazione. Durante l’estate del 2016 i due si incontrano all’Università di Mellon, entrambi presi dal proprio lavoro: Salesky è uno dei principali responsabili dello sviluppo della Google Car, mentre Rander è un esperto ingegnere al servizio di Uber. Entrambi sono alla ricerca di nuove tecnologie per rendere più vicino l’obiettivo aziendale, che ogni giorno di più prende la forma di una vettura in grado di guidarsi da sola. Google e Uber si danno battaglia in questo campo ormai da diverso tempo, ma i due decidono di abbandonare il proprio lavoro per fondare una start-up e portare avanti le loro idee in proprio. L’eco della notizia raggiunge presto i vertici di Ford, che contattano i due per visionare il lavoro svolto e considerare una possibile acquisizione; nel febbraio 2017 essa avviene per la cifra di un miliardo di dollari, una somma di notevole impatto ma che il CEO di Ford ha dichiarato essere sufficiente per lo sviluppo dell’auto a guida autonoma.

 

IL PIANO DI FORD Dopo aver visto le vendite di automobili diminuire sempre più, Ford ha deciso di cambiare strada radicalmente. Ecco che il costruttore, i cui ricavi sono sempre più costituiti da pick-up e camion, decide di rinnovarsi diventando pioniere: non più venditore di auto, bensì ride-sharer. Questo termine indica un servizio di sharing di veicoli che si guidano da sé, gestito direttamente dalla casa che li produce. Il termine è il 2021, anno in cui è previsto il rilascio delle prime flotte che inizieranno a circolare per le vie urbane trasportando i passeggeri che si prenoteranno sempre tramite un’applicazione sviluppata in-house. Al fianco di Arg AI questo sogno sembra possibile, ed è proprio Salesky a chiarire la situazione in un’intervista: “I progressi fatti sono enormi, ci serve soltanto un partner che possa portare questa tecnologia su milioni di veicoli”. Ora che l’innovazione della start-up raggiunge l’economia di scala del costruttore, sembra che tutti gli ostacoli siano superati e non rimarrà altro che attendere il nuovo volto di Ford.